Vuoi ottenere successo sui social? Un trucco esiste e lo svela Harvard

Riuscire a catturare l’attenzione dei social attraverso i contenuti è fondamentale per farsi pubblicità e ottenere risultati spendibili in un’attività professionale, ma com’è possibile riuscirci? Basta seguire il metodo Harvard.

Il mondo dei social network raccoglie l’intero spettro degli interessi e degli umori umani. Si può dire senza timore di smentita che all’interno di social di larga diffusione come Instagram, Twitter, TikTok e Facebook vi sono differenti categorie di pubblico e di conseguenza un’ampia rappresentazione degli interessi tipici della società moderna.

Persona che segue una live sui social
Vuoi ottenere successo sui social? Un trucco esiste e lo svela Harvard – onemag.it

Emergere in questo mare di persone e idee è complesso, il rischio è infatti di essere una copia sbiadita di qualcosa già visto o peggio di diventare noto per il motivo sbagliato. Una ricerca effettuata da studiosi di Harvard ha evidenziato come solo il 5% dei post pubblicati diventa virale e spesso per ragioni diverse da quelle che hanno spinto i content creator a produrli.

Spesso infatti diventa di pubblico dominio il post che genera controversie, quello sotto il quale si generano polemiche e discussioni accese, in cui emerge il lato ferino di una parte della community. In altri casi si tratta di post che contengono una gaffe in grado di indignare qualcuno o di suscitare l’ilarità collettiva.

I dati ci dicono che il controllo sulla “viralità” dei contenuti è in mano alla community e questo spinge a chiedersi se sia possibile diventare virali o pianificare la viralità, insomma se abbia senso cercare di diventare famosi attraverso i social network per diventare degli influencer.

Il metodo Harvard per far sì che i contenuti diventino virali

Gli stessi ricercatori che hanno condiviso i dati sulla viralità dei contenuti hanno spiegato che ha ancora molto senso cercare la strada dell’influencer come carriera lavorativa o come strumento di promozione delle proprie attività, tuttavia hanno anche spiegato che per riuscirci bisogna necessariamente seguire un metodo.

Donna che registra un video
Il metodo Harvard per far sì che i contenuti diventino virali – onemag.it

Il metodo in questione è stato chiamato “Spread”, acronimo di Sensitive, provocative, replicable, emotive, ambiguous e distributive. Una delle caratteristiche che un post di successo deve avere è attenzione per la sensibilità sociale, ovvero deve essere in grado di esprimere valori condivisi, appartenenza ad un gruppo sociale o empatia.

Per quanto riguarda il post provocatorio, questo genere di contenuto si addice a chi ha una capacità innata di esserlo, poiché quanto si comunica deve suscitare dibattito e discussione senza offendere nessuno – un confine molto labile – e al tempo stesso riuscire a non risultare superficiale.

Un post dev’essere sempre replicabile, ovvero adattabile ad ogni tipologia di contenuto (Challenge, remix, meme…). I successivi due punti, ovvero emotività e ambiguità possono essere messi singolarmente o miscelati: un post può suscitare ad esempio nostalgia ma al contempo lasciare spazio per la curiosità attraverso un particolare dettaglio o la sottolineatura di un aspetto non immediatamente comprensibile.

Infine la distribuzione, un contenuto virale deve essere perfetto per qualsiasi tipo di piattaforma, dunque adattarsi alle caratteristiche del social su cui viene distribuito e ai gusti di chi la popola.

Gestione cookie