Vai sempre a funghi e non trovi nulla? Colpa del giorno sbagliato

Questo è il periodo perfetto per gli amanti dei funghi, ma non basta aspettare la pioggia: ci sono alcune regole che conoscono solo gli esperti.

Siamo tornati nella stagione migliore per tutti gli amanti dei funghi, quella in cui temperatura e umidità favoriscono la loro nascita fino alla fine dell’autunno. Sono già molti gli appassionati che si sono spinti nei boschi per la raccolta, e con loro anche tanti principianti pronti a scoprire tutti i segreti di quest’arte.

Cestino di funghi nel bosco
Vai sempre a funghi e non trovi nulla? Colpa del giorno sbagliato – onemag.it

Sì, perché per quanto possa sembrare semplice, la raccolta richiede accorgimenti che vanno ben oltre la conoscenza del fungo. Basti pensare al fatto che conta anche la prospettiva di ricerca, o che si può captare un fungo nascosto solo osservando le piante che lo proteggono.

Insomma, di regole ce ne sono tante. Una fra tutte: quando crescono dopo una pioggia, quale tipo di pioggia le favorisce, e quali boschi sono più produttivi. Tutte chicche semplici, ma fondamentali per una raccolta davvero soddisfacente.

Non basta sapere dove cercare: i porcini crescono solo se sai aspettare (e osservare)

Andare a funghi non è come fare la spesa. Serve pazienza, intuito, gambe allenate e la capacità di leggere il bosco. I porcini, per esempio, non compaiono per magia dopo una pioggia qualsiasi, ma solo quando si crea il giusto equilibrio tra umidità, temperatura e luce. Un terreno troppo zuppo non li fa nascere. Una pioggia abbondante seguita dal vento li asciuga e li brucia. Meglio piogge leggere ma frequenti, con temperature minime intorno ai 6 °C e massime tra i 18 e i 22 °C, accompagnate da giornate calme e umide: è questo il clima che li risveglia sotto terra.

Funghi porcini nel bosco
Non basta sapere dove cercare: i porcini crescono solo se sai aspettare (e osservare) – onmag.it

Ma non crescono subito. Dopo una pioggia ideale, può volerci anche una decina di giorni – a volte di più. Secondo gli esperti, i porcini iniziano a comparire tra i 10 e i 22 giorni, ma tutto dipende dal tipo di bosco, dall’altitudine, dall’esposizione al sole e persino dalla densità degli alberi.

Il primo consiglio è partire senza troppe aspettative. Anche perché spesso il primo raccolto è più mentale che reale. Si imparano i percorsi, si osservano i segnali, si allena lo sguardo a distinguere tra un’ombra e una cupola marrone. I più esperti sanno che conviene sempre guardare il bosco dal basso verso l’alto. E soprattutto sanno che da soli si impara poco: bisogna girare con qualcuno che sa già dove mettere i piedi, osservare dove si ferma, come si piega, cosa lascia e cosa coglie.

Ma non tutti i boschi sono uguali. I porcini prediligono le faggete, i castagneti e i boschi misti giovani, dove le radici sono ancora in simbiosi attiva con il terreno. Si trovano più facilmente su pendii ombreggiati e umidi, lontani dalle correnti d’aria e dai ristagni. Chi ha occhio cerca la simmetria tra piante e suolo, legge le foglie, segue la luce filtrata e riconosce persino l’odore giusto.

Gestione cookie