Stipendio docenti, l’aumento previsto dal rinnovo del contratto non fa gioire: il motivo

Non si riesce a gioire perché per una bella notizia ne arriva un’altra che fa arrabbiare. Non è solo aumento di stipendio per i docenti.

Il tema degli aumenti per il personale della scuola rimane centrale in questo 2025. Inevitabilmente è collegato al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro scaduto già da quattro anni. Per calmare gli animi e anticipare gli incrementi è stata predisposta l’Indennità di Vacanza Contrattuale nell’anno in corso.

Donna sbuffa al pc
Stipendio docenti, l’aumento previsto dal rinnovo del contratto non fa gioire: il motivo (Onemag.it)

Nel 2025 lo strumento che ha anticipato gli aumenti agli insegnanti è stato l’Indennità di Vacanza Contrattuale. Le aliquote progressive fissate dalla Ragioneria Generale dello Stato sono state dello 0,6% da aprile a giugno e dall’1% a partire dal 1° luglio. Significa che in estate i docenti hanno iniziato a notare piccoli incrementi in busta paga. Parliamo di importi tra 10 e 25 euro, la cifra precisa dipende dall’anzianità di servizio.

Ribadiamo che questo è solo un anticipo degli aumenti. L’incremento reale si conoscerà quando il rinnovo del CCNL verrà firmato. Una somma esatta, dunque, al momento non si conosce. La stima è di incrementi del 5% anche se i sindacati mettono in allerta gli insegnanti. Le risorse in bilancio, infatti, sembrerebbero non essere sufficienti a coprire tutti questi aumenti. Ma c’è di più.

Rinnovo del CCNL dei docenti: cosa aspettarsi

Come detto i piccoli incrementi notati sul cedolino da pochi mesi sono solo un anticipo. Il vero aumento si scoprirà solo dopo la sottoscrizione del nuovo CCNL. Arriveranno anche gli arretrati dopo la firma. Non bisogna aspettarsi chissà quale importo in più sullo stipendio, i sindacati stanno chiedendo risorse più ingenti ma difficilmente arriveranno. C’è di più.

Insegnante e studenti
Rinnovo del CCNL dei docenti: cosa aspettarsi (Onemag.it)

Gli stessi sindacati hanno dato un’altra brutta notizia ai docenti. Nel nuovo contratto non verranno inseriti i buoni pasto. I Ticket Restaurant dal valore massimo di 8 euro l’uno inseriti in una card e distribuiti ai dipendenti pubblici e privati continueranno a non spettare agli insegnanti e al personale ATA. Per quale motivo?

La risposta si trova nell’articolazione dell’orario scolastico. Generalmente il docente finisce la giornata lavorativa all’ora di pranzo. Torna a casa per consumare il pasto e di conseguenza non sono loro dovuti i buoni pasto. Questa motivazione si scontra. però, con la realtà. Spesso gli insegnanti devono presenziare a riunioni e collegi che si tengono in orario pomeridiano. Il personale ATA, poi, svolge turni di lavoro anche a cavallo tra mattina e pomeriggio. Ecco che il buono pasto tornerebbe utile pranzando fuori casa.

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