Pensione di reversibilità: come si ripartisce? Finalmente criteri chiari per evitare contestazioni “bisogna tagliare”

Pensione di reversibilità: come si divide tra i superstiti? Facciamo chiarezza anche grazie alla Cassazione.

La pensione di reversibilità è un trattamento pensionistico riconosciuto ai familiari superstiti in caso di decesso del pensionato. Recentemente è stata al centro di una decisione della Cassazione.

anelli matrimonio appoggiati su documenti
ensione di reversibilità: come si ripartisce? Finalmente criteri chiari per evitare contestazioni “bisogna tagliare” – onemag.it

La Corte si è occupata della suddivisione dell’importo della reversibilità tra ex coniuge e coniuge superstite in seconde nozze. In sostanza ha fatto luce su una questione spesso dibattuta: la durata dei matrimoni. Premessa: le quote di spettanza vanno ricalcolate dal mese successivo a quello della morte del pensionato. La disputa nasce dalla domanda di una ex moglie di un pensionato, con lo scopo di veder dichiarato il suo diritto a percepire una quota della pensione di reversibilità che in qualche caso spetta anche ai figli.

In primo grado, il giudice aveva riconosciuto e assegnato alla donna il 20% del trattamento previdenziale, conferendo il restante 80% ad un’altra donna, coniuge superstite al momento della morte. Per stabilire la suddivisione, si è tenuto conto della durata dei rispettivi matrimoni, con il secondo più lungo. Per legge, se è stato il deceduto a contrarre nuove nozze, la reversibilità spetta sia al nuovo coniuge sia al coniuge divorziato, ma per definire l’importo e le percentuali delle quote spettanti deve intervenire una sentenza della magistratura.

Pensione di reversibilità ad ex coniugi: come calcolare gli importi

In mancanza di un coniuge superstite con i requisiti per la pensione di reversibilità, il coniuge divorziato ha diritto alla pensione di reversibilità se non si è sposato di nuovo e se è titolare di assegno divorzile.

donna guarda malinconica il cellulare
Pensione di reversibilità ad ex coniugi: come calcolare gli importi – onemag.it

Nel caso in cui, invece, il coniuge superstite e un ex coniuge divorziato, sempre titolare di assegno divorzile, siano entrambi in vita, è il tribunale che attribuisce a quest’ultimo una quota della pensione tenendo conto di più variabili. Non contenta della suddivisione delle quote, la prima moglie impugnò la decisione in appello, dove il giudice di secondo grado accolse parzialmente il suo reclamo e modificò le percentuali, alzando al 35% la quota spettante all’ex coniuge.

La magistratura ritenne che il criterio della durata delle prime e seconde nozze non dovesse essere esclusivo o prevalente, si è tenuto conto anche di 13 anni di fidanzamento dell’ex coniuge con il pensionato deceduto e le condizioni economiche complessive delle parti.

Non soddisfatta della pronuncia, la prima moglie si rivolse alla Cassazione che, con il sostegno di un precedente giurisprudenziale, ha stabilito l’effettiva decorrenza del calcolo delle quote di reversibilità come richiesto dalla moglie.

Ricapitolando: la prima moglie aveva ottenuto in appello un incremento della sua quota di reversibilità, ma i magistrati avevano fatto decorrere la nuova somma soltanto dalla data del ricorso. La Suprema Corte ha accolto la sua impugnazione, riconoscendo il suo diritto a incassare la quota maggiorata fin dal mese successivo al decesso dell’ex marito.

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