Esiste un modo per evitare le notifiche e scomparire nel nulla? La Cassazione fornisce la risposta definitiva che elimina ogni dubbio
Scomparire. Sparire nel nulla con una semplice mossa, quasi un gioco di prestigio, ma senza alcuna spettacolarizzazione dell’atto inscenato: eliminare il proprio cognome dal citofono. Nient’altro. Un gesto tanto banale quanto poco pensato, da molti mai nemmeno immaginato.

Eppure, è proprio questa azione, all’apparenza innocua, ad avere avuto un ruolo centrale in un recente processo davanti alla Corte di Cassazione. Procediamo quindi con ordine e vediamo nel dettaglio com’è possibile, tramite questo cavillo, scomparire ed evitare che le notificazioni arrivino a casa ed esplichino i propri effetti. La decisione della Suprema Corte spiazza tutti ed elimina ogni dubbio a riguardo: scopri subito perché.
Prima è necessario parlare più in generale di notifiche o notificazioni, ovvero quegli atti giuridici con cui si porta a conoscenza di un soggetto dell’esistenza di un determinato documento. Gli effetti delle stesse possono essere diversi e talvolta molto ampi.
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Il principale effetto della notificazione è principalmente quello di ottenere la conoscenza legale dell’atto da parte del destinatario del medesimo. In ambito processuale, le notificazioni hanno un ruolo cruciale: l’interruzione della prescrizione e la possibilità di far decorrere i termini per impugnare. Per il notificante e il notificato gli effetti sono diversi e hanno momenti differenti.

Per il notificato, infatti, la notificazione lo porta a conoscenza dell’esistenza e del contenuto di un determinato atto. Da quel momento, la conoscenza permetterà al destinatario di esercitare determinati diritti, come per esempio quello di difesa, o di adempiere a determinati doveri, come testimoniare in un processo. Ecco perché, evitare di ricevere la notificazione potrebbe rivelarsi una vera e propria strategia.
Di recente, però, la Cassazione ha respinto un ricorso dichiarando che la relazione del messo notificatore, ovvero dell’ufficiale che consegna atti giudiziari e amministrativi, fa piena prova legale, fino a querela di falso, dimostrando l’assenza di qualunque segno del soggetto del luogo dichiarato. Questo anche nei casi di residenza anagrafica: è compito del cittadino rendersi rintracciabile.
La notifica vale quindi in ogni caso, anche nella vicenda specifica al vaglio della Corte che ha così confermato l’iscrizione ipotecaria. Questa fondamentale decisione conferma l’onere di collaborazione dei contribuenti. Non sarà quindi un nome sul citofono mancante a far evitare il fisco: si rischiano sanzioni e gravi conseguenze anche sotto il profilo patrimoniale.