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Guida all’acquisto del Sombrero
Il sombrero è la classica immagine messicana nel mondo, e lo è da secoli. Questi cappelli hanno da sempre avuto un ruolo importante nella vita dei messicani.
Ma non esiste un solo sombrero.
Sono diversi infatti gli stili, la produzione, il materiale utilizzato.
Scopriamo i Sombreros
Il Calentano
Il sombrero caliente è un cappello tradizionale della regione di Tierra Caliente del Messico, che comprende gli stati di Guerrero, Michoacán e lo stato del Messico. La sua parte superiore è diritta e la sua larghezza è breve.
I cappelli sono fatti selezionando la foglia di palma che viene tessuta in grandi stringhe e poi cucita con filo di cotone. Al termine viene posto in stampi metallici e pressato per ottenere la forma caratteristica.
Il charro
Il charro è probabilmente il cappello messicano più famoso poiché rappresenta il tipico sombreros, quello che più facilmente ritroviamo nei classici film western.
E’ caratterizzato da un’ampia visiera piatta ed un top rialzato.
E’ il cappello utilizzato dai musicisti mariachi, a volte con i decorazioni innovative, ma sempre ricamati ed impreziositi da fili d’oro e argento, perline, paillettes e altri elementi decorativi.
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Il jipijapa
I cappelli di questa categoria sono preparati con la jipi, un tipo di palma che cresce in Messico. Questi sombreros vengono realizzati in una città chiamata Bécal, città nota per le tante famiglie artigiane di cappelli e cestini. Ogni famiglia ha un proprio laboratorio costruito all’interno delle abitazioni o nel patio.
La versione tradizionale di questo cappello, che può essere modellato in vari stili, è chiamato “Panama” è interamente prodotto in Messico.
Il Jarocho
Jarocho è il soprannome dato ai messicani dal porto meridionale di Veracruz e dalla zona circostante e jarocho è la musica regionale suonata in questa parte del paese.
I “musicisti jarocho” utilizzano abiti tradizionali indossati per le danze ed un tempo erano composti esclusivamente di colore bianco: gonne e camicie elaborate per le donne e camicie e pantaloni per gli uomini.
Gli uomini indossano quasi sempre un cappello jarocho fatto di foglie di palma bianche con quattro rientranze sulla sommità che lo fanno sembrare un quadrifoglio invertito.
Lo Zapata
E’ una versione del cappello charro reso famoso dal combattente rivoluzionario Emiliano Zapata ed ha una tesa larga con un top alto e appuntito. E’ chiamato piloncillo in Messico perché assomiglia ai coni di zucchero di canna venduti nei mercati messicani.
Questi cappelli a cono a tesa larga sono usati per lo spettacolo in occasione delle feste messicane e molto meno nella vita quotidiana. Nel Dia de la Revolución, il 20 Novembre, sarà semplice trovarlo esposto nelle bancarelle di molte città messicane. E’ quindi un cappello turistico più che un vero e proprio sombrero tradizionale.
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Il Tejano
E’ conosciuto come il “texano” o cappello nordico perché è popolare nel nord del Messico e nel sud-ovest degli Stati Uniti.
Ha i lati leggermente rivolti verso l’alto sebbene non così marcati come nel Calentano. E’ l’aspetto del classico cappello tipico dei vecchi western e si può ancora trovare indossato dai cowboy nella zona a nord del Messico.
I cappelli di Tejano sono generalmente fatti di pelle di animale e di solito hanno una sorta di banda sottile attorno alla base.