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Il Ponte di Rialto, Venezia
Venezia è una città unica al mondo, invidiata e persino copiata.
La meravigliosa architettura di metà millennio scorso rappresenta la perfezione e la delicatezza urbana di una delle città simbolo del mondo.
Un labirinto, questo l’aggettivo perfetto per descrivere ⇒ Venezia.
Grandi e piccoli canali si diramano e si dividono per fare spazio a innumerevoli edifici rossastri, spesso a uso abitativo.
Il più grande di questi canali è il Canal Grande, il rio blu scuro che separa nettamente la città, dividendola in due.
Il Canal Grande è caratterizzato da 4 ponti che, costruiti nel tempo, permettono di superare l’ostacolo. Il più importante, maestoso e anche noto è il Ponte di Rialto, soave ma imponente nella sua struttura.
Da Vinci, Michelangelo, Galileo Galilei, questi sono solo alcuni dei diamanti intellettuali che la nostra penisola possa ricordare di aver visto attraversare il Ponte di Rialto, apice della bellezza artistica veneziana.
Storia del Ponte di Rialto
Era arrivato il momento di realizzare un ponte.
Parliamo nel Ponte della Moneta, nome derivato dalla presenza della zecca statale nell’entrata est della struttura.
Venne quindi sostituito con un ponte ligneo, datato 1255.
La struttura era caratterizzata da due rampe inclinate che si incontravano nel punto più alto del ponte, creando la forma bidimensionale del cappello a cono di paglia, il copricapo tipico cinese.
Il collegamento, divenuto ora porta d’ingresso del Mercato di Rialto, cedeva anche il nome con cui finora era conosciuto.
L’area mercantile era infatti diventata una delle più importanti dell’epoca e il cambio di nome permise di dare maggiore lustro alla città.
Nel 15° secolo il ponte venne ulteriormente riprogettato creando due file di negozi all’interno della struttura, uno per ogni lato. Questa modifica aveva reso il ponte un luogo di ritrovo per gli abitanti.
Gli incassi dei negozi, che finivano diretti nelle tasche della tesoreria di Stato, permisero una elaborata manutenzione del ponte, danneggiato a causa delle conseguenze di una rivolta del 1310.
Il nuovo Ponte di Rialto
La struttura del ponte siglò ufficialmente la sua fine nel 1444, quando una corposa folla si recò nel ponte per assistere ad un’importante corteo di barche e il ponte crollò a causa dell’eccessivo peso.
Dopo un ulteriore cedimento, 80 anni dopo, nel 1551 venne accettata l’idea di visionare nuovi progetti costruttivi.
Tra i progetti proposti vi furono quelli di celebri architetti, come Jacopo Sansovino, Palladio e Vignola, ma ognuno di questi prevedevano uno stile classico con varie arcate, considerato inappropriato.
Dopo diversi decenni e un progetto approvato, l’attuale ponte in pietra a singola arcata venne inaugurato nel 1591, firmato dalla mano e dall’idea dell’architetto svizzero Antonio da Ponte.
Il nuovo progetto del Ponte di Rialto, secondo gli standard ingegneristici del 16° secolo, era considerato cosi audace che l’altrettanto celebre architetto Vincenzo Scamozzi ne predisse la futura rovina.
Oggi il Ponte di Rialto è uno dei simboli dello splendore eterno di Venezia, una testimonianza della qualità, sin da tempi antichi, del lavoro italiano e uno dei soggetti più fotografati al mondo.