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Guida di Lecce
A popolare l’entroterra del tacco italiano troviamo la splendida città di Lecce. Con circa 95000 residenti, Lecce è cosi definita la capitale del Salento, un territorio rinomato per la propria bellezza.
Capoluogo dell’omonima provincia, Lecce è una delle più antiche città d’Italia. A stimare la sua fondazione troviamo numerosi – e importanti – scavi archeologici che, grazie ai reperti rinvenuti, possono collocare l’origine della città già al 10° secolo a.C.
Tuttavia si stima che per molti secoli Lecce era un piccolo villaggio, con pochi residenti autoctoni. Con certezza sappiamo che l’attuale città di Lecce iniziò a svilupparsi a seguito della conquista romana nel Salento, intorno al 6° secolo a.C.
La storia è senza dubbio la caratteristica che più ha reso la località interessante per il turismo. Tant’è che le cose da vedere a Lecce sono numerose e, se ci spostiamo anche nei dintorni del capoluogo salentino, il numero di attrazioni cresce vertiginosamente.
A completare l’offerta turistica di Lecce troviamo le altre numerose località pugliesi, ⇒ Otranto e ⇒ Gallipoli in primis, e i fantastici litorali sabbiosi del Mar Adriatico e del Mar Ionio, raggiungibili in massimo 30 minuti dal capoluogo del Salento.
Lecce è caratterizzata da una splendida architettura e da attrazioni imperdibili.
Visitare Lecce
La storia di Lecce
Quasi tutti gli edifici barocchi del 16° secolo sono decorati dal luminoso calcare di Lecce, dorato e a grana fine.
I messapi furono un’antica popolazione illirica stanziatasi nella Messapia, un territorio corrispondente alla Murgia meridionale e al Salento.Assunse poi il nome di Lupiac quando cadde sotto il dominio dei romani, che portarono prosperità alla regione estendendo la Via Appia fino al mare.
Cosa vedere a Lecce, il capoluogo del Salento
– Piazza del Duomo Sant’Oronzo
Il nucleo barocco della città è presente nella Piazza del Duomo, ⇒ qua trovi l’indirizzo, senza dubbio la principale cosa da vedere a Lecce.
Il Duomo Sant’Oronzo, altresi noto come Duomo di Lecce, è il principale luogo di culto del capoluogo del Salento e per tanto entra di diritto nella nostra guida di Lecce.
La costruzione dell’edificio risale all’11° secolo, quando la diocesi di Lecce decise di realizzare una prima cattedrale per la città. Il secolo successivo l’edifico venne rielaborato in stile romanico e, nel 17° secolo, l’allora vescovo della città commissionò il progetto di ricostruire la cattedrale in stile barocco a un prestigioso architetto francese.
Esternamente il Duomo di Lecce si presenta con un profilo lineare e sobrio, caratterizzato da numerose statue raffiguranti dei santi. Osservando la disposizione della facciata è possibile già notare che la struttura è sviluppata a tre navate.
Degno di nota è anche il campanile del Duomo Sant’Oronzo. Questo venne implementato con la ricostruzione della cattedrale durante il 17° secolo, richiedendo quasi 20 anni per il suo completamento. La pianta del campanile è di forma quadrata e si sviluppa per 70 metri in altezza, da cui, alla sua cima, è possibile anche osservare il Mar Adriatico, distante circa 15 km.
– Palazzo Vescovile
A destra della cattedrale si innalza il Palazzo Vescovile con la sua deliziosa loggia, costruita nel 1428. Fu ricostruita nel 1632 mentre il Seminario venne realizzato da Giuseppe Cino, allievo talentuoso di Zimbalo. Anche il pozzo del cortile è opera di Cino.
Dalla piazza ci si dirigerà verso ovest per raggiungere a Santa Maria del Rosario o San Giovanni Battista, ultima e migliore opera di Zimbalo.
Un tempo il chiostro della chiesa conteneva un’industria di tabacco, un ricordo del passato che vide il tabacco da fiuto leccese essere tra i più apprezzati, usato fin dai tempi di Napoleone.
Tornando indietro, eventualmente dopo aver visitato un piccolo dedalo di stradine poste a nord, si troverà la chiesa barocca di Santa Irena, altra cosa da vedere a Lecce.
La sua costruzione, avvenuta tra il 1591 e il 1639, l’ha in seguito attribuita all’ordine religioso dei Teatini. La parte esterna non ha un grande fascino ma all’interno troverete uno degli altari più sfarzosi di tutta Lecce.
– Piazza Sant’Oronzo
– La colonna di Sant’Oronzo
Nel cuore della piazza è situata la Colonna di Sant’Oronzo, uno dei due pilastri romani che un tempo segnavano il termine della Via Appia a Brindisi. Fu trasportato a Lecce nel 1666 e innalzato come offerta votiva a Sant’Oronzo, a cui si attribuì l’intercessione che aveva salvato la città dalla peste dieci anni prima.
Vicino alla colonna è presente una coppia di piccoli edifici collegati tra loro. Il Sedile, risalente al 1592, e la chiesa sconsacrata di San Marco.
Quest’ultima fu costruita nel 1543 ed è attribuita a Gabriele Riccard. Abbellite da deliziosi particolari a intaglio, queste strutture rappresentano due gioielli di Lecce. La prima era un antico luogo d’incontro degli anziani della città, mentre la seconda fu edificata come una cappella per la comunità.
– Basilica di Santa Croce
Esternamente la Basilica di Santa Croce si presenta con sei colonne, tre per lato dal portale d’ingresso, a fusto liscio che sorreggono la trabeazione. Il portale maggiore si presenta ai propri lati con due coppie di colonne corinzie, mentre il lato superiore della facciata è caratterizzato da un grande rosone di stile romanico. Entrando nella Basilica è possibile osservare la pianta a croce latina, suddivisa in cinque navate, tra cui due aggiunte nel 18° secolo durante un breve rimaneggiamento dell’edificio. Degno di nota è l’altare della Basilica di Santa Croce, inserito nel 1956 dopo essere stato trasferito dalla chiesa leccese dei Santi Niccolò e Cataldo.