Banjul, la capitale del Gambia

Sull’isola di St. Mary, situata in mezzo alla foce del fiume Gambia, sorge Banjul, la piccola capitale del più piccolo stato africano, il Gambia, connessa alla terraferma dal ponte sul fiume Turnbull Bolon. Posta nel lato meridionale del paese, Banjul si trova proprio nel punto in cui in fiume Gambia sfocia nell’Oceano Atlantico, suo confine insieme al ⇒ Senegal.
Cenni storici
La storia di Banjul è per buona parte quella del Gambia, nazione le cui origini si ritrovano già a partire dal 470 a.C. pur senza particolari riferimenti. Le prime notizie risalgono a molto dopo, nel XIII secolo, quando alcune tribù provenienti dal Senegal e da altre zone dell’Africa occidentale la scelsero per stabilirsi nel territorio che poi venne chiamato Gambia.
La colonizzazione del Gambia
Furono i portoghesi i primi esploratori europei, arrivati grazie al fiume Gambia nel 1455 e, sempre attraversandolo, furono poi i francesi che nel 1681 fondarono una loro enclave ad Albredabut. Nel secolo XVII il Gambia venne infine colonizzato dagli inglesi che qui fondarono varie compagnie mercantili, sviluppando la schiavitù fino alla sua abrogazione, nel 1807. Fu Carlo II, il re d’Inghilterra, a fondare la Royal Adventurers Trading to Africa con l’obiettivo di acquistare schiavi per le piantagioni dell’India occidentale.
Sono anche gli anni di vari dissensi religiosi con la ricerca, da parte di molti capi tribù, proprio degli inglesi che si erano stabiliti a Banjul. Fu questo l’inizio della dominazione britannica in tutto il paese. Era il 1843 quando il Gambia divenne colonia della Corona britannica e molto dopo, nel 1965, riuscì a conquistare la sua prima indipendenza, entrando nel Commonwealth.
L’indipendenza del Gambia
La completa e assoluta indipendenza venne approvata nel 1970, proclamandosi Repubblica. E’ il momento in cui la città cambia nome passando dall’originario Batherst all’odierno Banjul.
Nel 1977 la repubblica del Gambia ha aperto ⇒ la Riserva Naturale di Abuko, 250 acri che hanno dimostrato al mondo intero l’intenzione del paese di proteggere la flora e la fauna per le generazioni future. La sua realtà economica oggi è fatta di materie prime da lavorare e commercio marittimo.
Cosa vedere a Banjul

Per scoprire Banjul bisogna partire dal centro della città, July 22nd Square, la piazza di epoca coloniale intitolata al giorno del colpo di stato del 1994 che ospita un memoriale di guerra e un parco giochi per bambini. E’ proprio da questa piazza che partono le principali strade della capitale. Dalla terrazza dell’Arco 22, un meraviglioso arco trionfale dall’altezza di 35 metri e tre piani, si potrà godere di una meravigliosa vista panoramica sulla città. La sua costruzione, avvenuta alla fine del XX secolo, ricorda a sua volta il colpo di stato che aveva destituito il governo precedente.
Il mercato Albert Market, intitolato al marito della regina Vittoria Albert Saxe-Couburg, permette di scoprire il vero fulcro della vita sociale dei suoi abitanti. Nelle sue tante bancarelle si potranno acquistare, oltre ai prodotti freschi gastronomici, tessuti e oggetti artigianali lungo un percorso che è quasi un dedalo da attraversare, centinaia di bancarelle e negozi che aprono ogni giorno dalle 8 alle 19.
Albert Market, Liberation Avenue, Banjul
Non allontaniamoci di troppo dalla piazza centrale per raggiungere il Museo Nazionale, inaugurato nel 1985 e caratterizzato da un meraviglioso giardino. Il museo, piuttosto piccolo, risulta interessante per scoprire alcuni reperti che ci rammentano la storia del paese, tra cui anche alcune curiosità come biglietti di traghetti o manoscritti dell’epoca coloniale, apparentemente senza alcun valore storico o culturale. Al suo interno meritano invece gli strumenti musicali, quasi tutti tradizionali a corda, oppure le mappe coloniale con i confini che ogni volta si arricchivano di particolari. Nella mostra avrete modo di trovare anche oggetti della quotidianità come mortai, ceramiche adibite a utensili, giochi da tavolo e una serie di oggetti meno comuni come barche realizzate in carta, oggetti vari di artigianato e maschere.
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Le spiagge di Banjul
La costa del Gambia è nota come Smiling Coast, per le sue acque limpide e calde, la morbida sabbia dorata e la vegetazione rigogliosa che incornicia questi paesaggi. Ma è il tratto di costa che va da Bakau a Kololi a ospitare le più belle località balneari del Paese.
Il servizio di traghetti che collega la città al continente, garantisce il trasporto immediato e non avremo problemi, quindi, a concederci qualche giornata in spiaggia.
Bajara Beach è la località turistica per eccellenza caratterizzata da numerose calette e scogliere a picco sul mare. Le acque sono caratterizzate da correnti marine che possono essere pericolose ed è quindi preferibile non allontanarsi troppo da riva.
La spiaggia di Kokoli è un altro luogo molto conosciuto e frequentato dai turisti, mentre Bijilo Beach è una zona ben servita nella quale è possibile godere di un po’ di relax, come a Cape Point le cui spiagge sono circondate da ricca vegetazione.
La spiaggia di Sayang si trova più a sud ed è un tradizionale villaggio di pescatori nel quale ammirare tanta bellezza naturale. Tra le capanne presenti sulla spiaggia si può osservare la quotidianità del luogo con le imbarcazioni che escono a pesca e godersi la pace rilassante del luogo.
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I dintorni di Banjul

Allontanandosi un po’ dal mare si può raggiungere Serekunda, vivace cittadina che, nata come un piccolo villaggio, è ora la città più grande e popolosa del Paese, oltre che importante snodo di scambi commerciali, considerata la capitale operativa del Gambia.
Ultimo aggiornamento 13 febbraio 2021