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Abbazia di San Michele Arcangelo,
il celebre monastero toscano
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L’Abbazia di San Michele Arcangelo, posta nella località di Badia A Passignano, nella città metropolitana di Firenze, è un monastero della Congregazione Vallombrosana situato nel territorio collinare del Chianti. L’antico monastero, risalente al 395, fu istituito dall’arcivescovo di Firenze. Nel corso degli anni osservò numerose distruzioni e ricostruzioni, fino ad oggi, con una sembianza strutturale più simile a un castello che a un’abbazia.
La struttura dell’Abbazia di San Michele Arcangelo
L’edificio è racchiuso all’interno della cinta muraria del XV secolo, con una pianta quadrangolare e con torri d’angolo. Sono facilmente osservabili anche i dettagli neogotici, realizzati alla fine del XIX secolo, quando venne trasformato in una villa. La chiesa abbaziale presenta una pianta a croce latina, quasi interamente ricostruita nel 16° secolo e delicatamente decorata con affreschi di Domenico Cresti, noto come il Passignano, e di Alessandro Allori.
Al suo interno è possibile visitare la Sala del Cenacolo, un’ampia e meravigliosa area realizzata da Domenico Ghirlandaio, tra il 1440 e il 1485. Oggi si presenta più che mai splendente, grazie a un recente restauro. La chiesa fu distrutta per la prima volta nel XIII secolo, per essere poi sostituita dall’attuale struttura, che a sua volta è stata rielaborata e ricostruita nel corso dei secoli. L’edificio dedicato a San Michele Arcangelo, ospita affreschi e dipinti di varie grandezze e stili degli artisti già citati prima.
Gli attuali abitanti del Monastero
Ancora oggi i suoi abitanti sono i monaci dell’Ordine Vallombrosano, che rimangono i guardiani dei loro tesori culturali e storici. I quattro monaci vallombrosani che alloggiano in questa abbazia medievale aprono i loro alloggi ai visitatori durante le visite guidate. La parte più apprezzata dai visitatori è il refettorio, restaurato nel 15° secolo e presieduto dal meraviglioso affresco del 1476 di Ghirlandaio, recentemente restaurato. Le visite comprendono anche un tour nel chiostro del giardino del monastero.
L’Ordine Vallombrosano
L’Ordine Vallombrosano, ramo riformato dei benedettini specializzato in viticoltura e silvicoltura, fu fondato da San Giovanni Gualberto, le cui reliquie sono state collocate nella chiesa dell’abbazia sin dalla sua morte nel 1073. Sin dal Medioevo, i monaci vallombrosani e l’Abbazia di Passignano sono noti per la loro attenzione ai testi classici e musicali e per aver promosso la ricerca scientifica. Ma non solo. Li si riconosce anche abili coltivatori, specialmente di viti, e anche abili nella riforestazione.
La località durante il medioevo era divenuta così celebre per la propria promozione didattica, artistica e scientifica tanto da aver attirato l’attenzione di Galileo Galilei, che qui insegnò nel 1587.
Ultimo aggiornamento 27 giugno 2021